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martedì 19 ottobre 2010

sceip ap.

una settimana fa mi sono comprata le scarpe da ginnastica che in teoria mi faranno diventare brasiliana
nel giro di un paio di mesi (dallo spot pensavo un paio di giorni ma mi sa che in quel caso ci vuole lo zampino del buon Gesù bambino) (magari se mi ascolta per natale chissà)
Hanno due pallette sotto la pianta del piede.
sono comodissime. le ho portate con il tailleur. mi sentivo come i visitor. apparentemente normale e poi dal dettaglio (i visitor avevano la lingua biforcuta) si capiva che erano farlocchi.
Idem per me. semi-impeccabile e poi la scarpa tozza, agghiacciante, con qualche sprazzo di vernice sparsa qua e là.
quindi diciamo che dopo il primo giorno ho deciso di indossarle solo nel tempo libero.
Questo ovviamente ritarda notevolmente gli effetti "culo a pizzo", visto che il mio tempo libero lo passo
in stato di catatonia tra letto e divano. e per quei due metri non mi metto mai le scarpe.
Pensavo di scrivere alla casa di produzione per chiedere se possono fare le ciabatte. così forse le uso di più.
Comunque per tutta la giornata in cui le ho usate mi sono sentita una vera strafiga.
camminavo un pò charmant ed ero particolarmente motivata.
Ho stampato mille documenti e me li sono andati a prendere, non ho preso l'ascensore e ho pure parcheggiato la puledra lontano.
Se fossi una mitica probabilmente le userei molto di più. vuoi mettere coniugare le faccende domestiche con le scarpe "culoalzatidaidaidai"?
ma non si possono avere tutte le fortune.
Comunque non mi è bastata.
In realtà sono anni che promuovo a spada tratta le scarpe a gondola. quelle con la suola completamente tonda.
che quando ti fermi a parlare con qualcuno dopo un pò lo vedi verde con i conati, effetto mal di mare.
Si perchè,con quelle scarpe, mica ci riesci a stare fermo un secondo. Oscilli. Avanti e indietro, laterale destra, sinistra.
E i tuoi muscoli lavorano, lavorano, lavorano.
Ma ancora niente rispetto ai risultati che mi sono prefissa.
quindi il tema è SCEIP AP. molto americano, tradotto in romano "famose r fisico".
Però, tirando i remi in barca:
sto seduta per 10 ore al giorno davanti alla GSMP (giga scrivania mega pupù)
bevo sì e no un bicchiere d'acqua ogni 2 giorni
mangio solo carboidrati
la frutta questa sconosciuta
mi piacciono da morire i grisbì e qui c'è un distributore che li mette allo stesso prezzo dell'acqua
l'aperitivo è il mio migliore amico
se vado al ristorante non ce la faccio a rinunciare allo gnocco
domani potrei non esserci quindi mi godo gli sgoccioli di questa esistenza, ogni giorno
se mi metto le scarpe che mi consentono lo sceip ap divento disoccupata

quindi?
mi tocca cacciare fuori il portafoglio, trovare il tutone, e sudare in palestra.
già mi vedo. scoordinata, sudaticcia, completamente fuori moda (e fuori tempo) che inseguo le figure riflesse sullo specchio per stare al passo.
Non so voi, ma quando mi dedico al corpo non è che posso usare la mente (già comunque piuttosto malandata dalle 10 ore incollata alla sedia - per carità, di pelle umana). e quando mi è capitato di fare le lezioni di aerobica è finita che sono uscita dalla sala con la colite spastica. perchè?
l'insegnante è figa per antonomasia. anche se alle volte è tracagnotta, volendo darle un pizzico non ci riesci. rispetto a me, che al mare sembro un creme caramel, già mi urta.
poi ci sono le assidue. Confronto il mio tutone con i loro leggings rosa fucsia (il termine è antico, a sto punto chiamiamoli come li conosciamo. fuseaux detti fusò o per le bore i fusoni). E' ovvio che il confronto è impietoso. Poi il mio tutone ha pure le tasche sui fianchi, quindi è proprio in partenza che non va.
Loro sono perfette. Neanche sudano. Dei cloni abbelliti dell'insegnante. un duè, un duè, piega, du trè, alza un du, gira un du trè... si muovono agili. destra sinistra sinistra giro destra giro sinistra piroetta e già dentro mi parte il primo "ma vaffanculo, va".
scurrile, rosicona.
Quelle volteggiano e io mi concentro per ricordare i passaggi. "mo cazzarola devo salire sul fregno oppure devo fare la capriola con i capelli che mi si impigliano alla cavigliera?"
l'insegnante mi guarda e davanti a tutti incita "forza, concentrazione, stendi la gamba".
io non so neanche dov'è, la gamba. secondo me anche dentro di me è in corso una rivoluzione.
la gamba ha mandato a quel paese sia il tappeto che il braccio destro. quindi ora non si parlano e tutto è un gran casino.
comunque non demordo. e poi mi accorgo che sono sudatissima. guardo le altre. anche loro. ma. ma. dopo il sudore aerobico ci sono glutei e addominali. e loro dal nulla tirano fuori asciugamanini in microfibra, felpette di voile tecnico anticervicale, bocce di ghetoreid. io non ho niente. sono in canotta, zuppa fradicia, col tutone appiccicato alle cosce e uno spasmo al polpaccio.
"tappetini, pesetti, forzaaaaaa" urla come un'ossessa. "ma statti calma stronza che ti pago pure" (lo penso, non lo dico ma credo che anche la gamba in spasmo sia d'accordo).
io prendo il tappetino. i migliori sono già andati. me ne becco uno mezzo smangiucchiato. di neoprene? o polistirolo, boh. era blu, era dico perchè ora è a macchie, a tratti marrone. mi fa schifissimo.
Le assidue ricoprono i loro tappeti con i loro ritrovati dell'ultima generazione, e si sdraiano a pancia sotto.
"glutei. mani sotto le anche, sollevate le gambe. conto fino a 20".
io, faccia a terra, corpo spiaccicato sul tappeto fetido che puzza di guantoni da box (se non avete mai sentito l'odore fatelo, dopo quell'esperienza le casalinghe puliscono lo scolo della doccia senza battere ciglio). ogni secondo la mia faccia si avvicina di più al tappeto. al suo 19 sono cheek to cheek con quello zerbino di merda.
ma almeno non vedo nessuno. i bambini piccoli sono convinti che se si coprono gli occhi gli altri non li vedono. io uguale. mi prende a ridere. mi sento peggio di una foca ritardata.
poi gli addominali. con la colite che mi monta è tutto più difficile.
starnazzo, sono viola in faccia. ho le gambe piegatissime e un crampo alle dita del piede. loro, le assidue, sono lì che soffiano via il fiato. io sono ormai in apnea da almeno 4 minuti.
Lo streccin. la parte che ovviamente mi piace di più. dopo un pò ho quasi freddo. e mi sento che puzzo di tappetino. loro si accovacciano sulle gambe. mi viene in mente amici miei, quando chiudono la contorsionista nella valigia. io a malapena tocco le punte delle scarpe.
l'applauso finale. "va rivai a quel paese, manco fossimo chorus line, cretina coi polpaccioni" ecco cosa penso. sudare, e ok, coordinamento, ci può anche stare. ma imparare a memoria una sequenza lunghissima di movimenti da fare, tipo balletto, no. anche perchè le assidue forse non fanno un cavolo nella vita, ma il mio cervello è già pieno di roba da ricordare.
e poi mica finisce qui. c'è la parte "mi umilio in doccia".
loro chiaccherano nude della nuova pillola e mentre si spalmano chilate di somatoline su quelle zampette secche tipo ramoscelli anabolizzati, io dove mi giro mi giro mi sento che la cellulite ha voglia di comunicare con loro e si acuisce. quasi volesse uscir fuori dalla pelle. da buccia d'arancia a materassone solo per l'imbarazzo. loro si conoscono tutte. mi ignorano completamente. eh si che ingombro.
mi sbrigo, mi rivesto. mi guardo allo specchio. cazzarola. sono proprio carina. vestita con le cose normali.
l'unico problema è l'effetto panda rosso causato dall'apnea. ho due cerchi viola intorno agli occhi. acchiappo il phard. uniformo. esco fuori come se avessi un angioma diffuso. ma ho seguito, anche oggi, il mio programma SCEIP UP.
quasi quasi mi rimetto le scarpe con le palle e al rogo il fitnes.

4 commenti:

  1. vogliamo parlare di quando,in nome del fisico,decidiamo di fare acqua gym? giusto una mente insana può decidere una cosa del genere...ma se gia siamo dei mostri col tutone,figuriamoci con il costume,in pieno gennaio,bianche,piene di cellulite e magari col pelo lungo! ma tutto si pensa in nome del FISICO!!
    Quest'anno ho avuto anche io la bella idea di tuffarmi nel blu ma c è un però...sentendomi piu figa della media,ho deciso di rifarmi tutto il guardaroba sportivo e dove andare se non da DECATLON?? Il grande magazzino stile cinese alla portata di tutti...infatti le cose di decatlon si riconoscono OVUNQUE!!

    Ho preso un dolce costumino color pachiderma/melanzana,disegnato per le donne polacche degli anni trenta, cuffia di cellulosa di quelle che resti pelata e con la testa deforme ,scarpetta(sempre in tinta) per farsi il bagno e non scivolare,convinta che fosse l'ultima moda...ero l'unica...

    Tutta convinta faccio un abbonamento trimestrale,stipulato il quale mi accorgo di essere incinta.
    riprendo coraggio quando vedo una mamma come me,con una discreta panciotta e le chiedo,di quanti mesi sei? E lei tutta fiera(giustamente)mi dice al 6 mese!!!
    Esco dall'acqua e penso viva la mia pancia al 3 mese,viva l'interno coscia moscio...non ci tornero' mai piu!!! c è qualcuno interessato al mio completino decatlon in sacca tour operator AFRICA?

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  2. ahahahahahah!!!!!!!! non lo dimenticherò mai, quel giorno.
    tanto ridevamo che ci mancava poco all'annegamento. risultati: zero fisico ma la mente gode. ridere è lo sport per antonomasia più importante del mondo.
    quasi quasi le scarpette le prendo io. secondo sono un buon compromesso all'eleganza del mezzo tacchetto sotto il tailleur. e poi sono anche antiscivolo e impermeabili per girare con la puledra.
    per quanto ho riso con te in quella piscina dove anche quella che puliva le docce aveva le labbra rifatte ci tornerei anche domani.
    però prima ci facciamo una botox session. secondo me a breve faranno aerobica per protesi dotate.
    e tranquilla. anche a me è capitata la storia dell'incinta. una collega mi guarda spaesata e dice "da quando aspetto sono ingrassata 7 chili, ti rendi conto?" "io non le rispondo, poi con fare vago..."a che mese sei?" lei "settimo". io "pensa che coincidenza, anche io." lei "nooooo! sei incinta?" io "no, anche io sono ingrassata 7 chili in sette mesi, senza pupo, però". poi ho chiuso la porta.
    e mi sono mangiata due kinder.

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  3. Faccio un ora di camminata al giorno con le scarpe a gondola. La vista zenitale non e' male. Sono scarpe quasi normali. stanno bene sotto il mio vetito blu da mega avvocatto super arrivato e molto parter importante di uno studio con un numero di soci che possono bastare a coprire le esigenze legali di uno stato in via di sviluppo. La sezione laterale pero' e' tragica. Ti da l'effetto Berlusconi ubrico. Rialzo a dondolo. Le scale poi le devi fare di corsa se vai in giu' altrimenti torni al paino di sopra. Ma me le ha fatte comprare mia figlia: fosse che vuole fare diventare brasiliano pure me?

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  4. secondo me si. si sa. le figlie i padri li venerano. se le scarpe a gondola servono all'identificazione nel genitore illuminato, che gondola sia.

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