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domenica 24 ottobre 2010

Io ce lo so, eccome.

nella vita bisogna imparare a non prendersi troppo sul serio, e anche a lasciar andare le cose.
Crediamo di vivere questa vita difficile, aggrappandoci ai pensieri arrovellanti su come superare i problemi, come fare soldi, come vivere felicemente la propria condizione di marito, moglie, figlio, madre, sorella, cugino, collega, amico, professionista, creativo, dipendente, giovane, vecchio….
E mentre ci perdiamo nelle mille (e spesso inutili) congetture, ci dimentichiamo che dovremmo solo ringraziare con un unico pensiero: “che fortuna sono sano e oggi è qui, a mia completa disposizione”. La verità è che non ci rendiamo conto di quante cose ancora dobbiamo imparare.
Bisognerebbe viaggiare. Leggere molto di più. Imparare a liberarsi dei vestiti che da almeno due anni fanno la muffa nell’armadio; sorridere almeno 30 volte di più di quanto già non facciamo. Almeno una volta l’anno ridere a crepapelle con qualcuno (o anche da soli). Ballare. Mangiare con le mani anche la bistecca. Imparare un’altra lingua. Bere molta più acqua. Giocare con la terra fino a che le unghie non diventino nere. Sporcarsi. Tagliare i rami secchi in giardino e nella propria vita. Fare pace, e imparare il perdono. La tolleranza.
Ma la verità è che bisogna partire dalle cose semplici.
Che ne so.
Imparare ad esempio l’italiano. O la geografia. La storia, letteratura, arte, politica…in effetti siamo in continua ricerca di risposte ma poi andiamo al ristorante e ordiniamo un cascè coi funghi.
Tanto per dirne quattro.
L'altra volta un'amica mi ha detto che aveva problemi con la safena. "deve essere una stronza, con quel nome". "è una vena" "ah". figura di merda.
la potevano chiamare in qualche altro modo.
che ne posso sapere io. mica sono un medico. un pò come l'ipotalamo. "vive in stretto contatto con i coccodrilli". "no, quello è l'ippopotamo". mere formalità. basta dire "vabbè hai capito il senso, no?".
Ricordo una volta un'altra amica si fidanza. Lui era un tesorino, gentile, innamoratissimo, anche se vocabolo-privo.
Inizia a piovere. Lei "amore ma dove vai col motorino! non vedi che piove?" lui: " e che me frega! me metto r kwait."
Anche io una volta frequentai un tipo tosto. una volta ci fermarono per strada due turisti. sbiascicai due parole di francese e poi proseguii in inglese. Mi guardò ammirato. "certo che sei davvero multiglottica".
"ci sarai tu" (l'ho pensato, ovviamente).
"Il regalo più gradito per antonomasia" "ma daaaai??? non ci creeedoooo! non me l'hai mai detto che era spagnola! da quant'è che la frequenti? già je fai il regaloooo???"
Ecco. Non è che si può pretendere che tutti conoscano l'intero vocabolario. ma le basi forse sì.
"la vedi quella?" "beh?" "ha una brutta malattia" "cioè?" "non mangia mai. E' ressica".
Con un’amica in negozio. C’è già una coppia, dentro. Lei scartabella tra le stampelle. Tira fuori una camicia di seta tutta fronzoli. “amò te piasce?” lui storce il naso “maa provo?” lui annuisce annoiato. Esce dal camerino. “amò che disci?” “caruccia” “ma n’è che me ngrassa?” “numme pare”. “boh a me sembra troppo piena de volè”. Io la mia amica iniziamo a ridere sommessamente. Lei poverina se ne accorge. È infastidita, corregge il tiro. “vabbè maa vado a toglie. Tanto nun me piasce, co tutti sti volovan”.
E' un pò lo stesso con la geografia. Io sono la madre degli ignoranti, ma forse qualcuno mi batte. O quanto meno mi sta di pari passo. "mamma, dov'è Potenza?" "amore non lo vedi che sto mettendo le cosce di pollo in forno? insomma posso avere due minuti per fare una cosa sola invece di 5 insieme? puoi andare da tuo padre per favore?" La ragazzina va dal padre. "drin..drin..." "pronto?" "cazzo dimmi dov'è potenza che mia figlia me l'ha appena chiesto e ho preso tempo!"
In america una volta mi hanno chiesto se in Italia avevamo l'acqua calda. Gli ho detto che l'acqua con i muri di fango non ci va d'accordo.
una volta volevo andare in danimarca e ho cercato un volo roma-budapest.
insomma siamo così. meno male che c'è la gelmini così la media si uniforma.
Altrimenti possiamo parlare della storia. così a getto libero: la guerra delle rose. "da pauraaaaa, hai visto alla fine che cadono dal lampadario?" "no, quella è la guerra dei roses".
e la guerra dei cent'anni? "l'ho letto, ma due palle..." "no, quello è cent'anni di solitudine"
Personaggi? luoghi? Arte? Letteratura?
Ulisse... "ma n'è la pizzeria dietro a piazza mazzini? ah dici er cane? no, quello è r cane de mi cugino. il mio se chiama snupi"
Achille... "lo so me lo ricordo benissimo, è quello che ha incontrato gulliver co polifemo. c'hanno fatto pure r firm co brad pit. mo me fai venì r dubbio... c'era pure quello piccoletto? come se chiamava... Golia? che j'ha tirato la pietra e l'ha fatto diventà cieco?"
mesopotamia... "nel film fantasia de wolt disney? l'ippopotama femmina, no?"
il vaso di pandora... "io preferisco comunque le sedie della kartell, se devo spende"
Poppea... "è vero. niente feretto. troppo troppo commodo, anche gli slip nun so male"
Zeus..."nun è che me ricordo molto, stavo troppo fatto. te posso dì che la musica era da paura. solo che a ibiza se paga sempre troppo p'entrà ai locali"
Attila... "e come no? mitico! com'era...Io sono Attila: A come atrocità, doppia T come terremoto e tragedia, I come ira di dio, L come laco ti sangue e A come adesso vengo e ti sfascio le corna.."
il Tigri e l'Eufrate? "ma n'era Tigro e uinni pù?"
Vespasiano.. "meno male che l'hanno tolti che puzzaveno de brutto"
Bacco... "io nu me ce so vedè. mejo r beretto, e poi tiene più cardo"
La guernica….”io non ci sono mai stato ma mi hanno detto che di questa stagione ci sono i monsoni. … confina col belize, Guatemala e laos.
Tuolouse lautrec… “quel museo non mi interessa”
La chanson de roland… “preferisco le ultime. Di carlà.”
Il labirinto del minotauro….”questo non l’ho mai sentito. Però forse perché mi so’ intrippato con tomb raider, adesso la playstation poi ne tira fuori uno dopo l’altro! Quindi come se fa”
La shoà… “se dice shoes. Ma a te l’inglese gnente, eh?”
Voltaire, Flaubert, Rousseau…. “preferisco i vini italiani. Quelli francesi me se ripropongono”


d'altronde la coltura me l'hanno imparata a scuola e non è facile da ricordarsi tutte le nozzioni. può anche succedere che quando che ti stai imparando poi ti si intergolano altri penzieri e alla fine le cose le hai sapute sapere ma non ti si inregistra nell'amiddala. perchè mi pare propio che si memorizzano lì le cose che ti hanno imparato.

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