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lunedì 28 marzo 2011

cose insopportabili

- mordersi la lingua o la guancia
- pestare la cacca con la suola a carrarmato
- uscire con uno e notare che ha il verduron tra i denti
- la puzza di sebo grasso della paziente prima di te, dall’analista
- quelli che appena scatta il verde ti suonano il clacson
- sbattere il mignolino contro lo spigolo la mattina appena ti alzi
- quando la sigaretta ti si appiccica al labbro e tu te strappi dalla bocca
- assaggiare il sugo ancora bollente e bruciarti le papille
- quando ti guardi allo specchio con i tuoi occhiali preferiti e sono storti e non c’è verso di riaddrizzarli
- mettere per bene i naselli degli occhiali di metallo, troppo largo, troppo stretto…
- sapere che per mettere benzina devi prima fare il bancomat
- quando hai la spesa in mano, devi cercare le chiavi di casa, fa freddo e ti scappa pipì
- il vicino di casa sudato e puzzolente di sigaretta alcol e stantio, in ascensore
- quando ti si rompe un’unghia per cui puoi solo mettere il cerotto
- il taglio della carta in ufficio. Invisibile bruciore
- le macchine in fila che non ti fanno passare ma lasciano un’intera corsia libera
- cercare parcheggio, gioire per averlo trovato e poi vedere che quello dalla macchina fa “no” col ditino
- scoprire che il cornetto algida che hai scelto ha il culetto di cioccolata piccolissimo
- non poter reagire di fronte alla scenata isterica del figlio di una tua conoscente che se fossi la madre lo corcheresti di sprangate
- quando ti entra il fumo negli occhi
- quando non trovi il lembo della pellicola per alimenti
- lavare i tapperware che ti sei dimenticata in frigo da mesi
- sturare la doccia
- farti il caffè e scoprire che hai finito lo zucchero
- quando l’ultima sigaretta ti cade per terra ed è bagnato
- quando il tuo uomo si frega l’ultimo goccio di vino che tieni da parte da tre ore perché nella bottiglia non c’è più
- scoprire che la bomba che hai deciso di dividere ha la crema solo dal lato non tuo
- dividere un supplì e dover fare la scena “ma no dai prendilo tu quello con la mozzarella”
- andare alle eolie e non fare il bagno per i milioni di meduse
- trattenersi la puzzetta quando hai la colite spastica da tre ore e i jeans strettissimi
- allisciarti i capelli e poi dimenticare il cappello la sera umida
- lo zapping in generale
- la frase “dove? Non li trovo/non li vedo”
- il distributore delle merendine che fa tutto il processo ma poi la merendina rimane incastrata lì. E tu cornuto e mazziato.

Ora scappo che devo andare ad un eppenin molto mondano.
Ps. Insopportabile è anche il tacco nel sanpietrino e l’uomo goffo che vuole fare finta di essere tony manero. Giuro che mi è capitato.

2 commenti:

  1. poesia, sociologia, verità. hai dimenticato solo una cosa: quando la ciocca di capelli si brucia con la sigaretta e puzza tantissimo. e lo starnuto che non riesce ad uscire. per il resto non manca nulla. ciao talentuosa, domani mi racconti dell'eppenin.

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  2. Quando stai parlando di una cosa importante a qualcuno, butti giù un sorso d'acqua, ti va di traverso e cominci a tossire per non meno di 15 minuti, senza riuscire ad aggiungere altro.
    P.S. Se hai voglia di passare da me, avrei bisogno di far girare il più possibile il mio post di oggi. Grazie
    Baci e telecomando scarico

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