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domenica 13 marzo 2011

la vita che vorrei

non credo sia un pensiero originale il chiedersi qual'è la vita che vorrei.
è una banale riflessione diffusa. ma oggi è tutto diverso, perchè per un giorno non sogno le cose che fino a ieri ho desiderato.
semplicemente perchè è tutto così difficile che forse è spontaneo fare i conti, dopo anni e anni che la speranza ti porta sempre negli stessi luoghi della fantasia.
Eh si, perchè la vita va a prescindere dalle tue aspettative e dal tuo cammino.
Posso anche scrivere ogni giorno ma se in programma per te non c'è che diventi jane austen o harold robbins forse è bene che cambi piano d'azione.
Allora sapete che vi dico?
vorrei essere una ginnasta di quelle che fanno le piroette con la spaccata inclusa, quelle che hanno le chiappe di marmo e sono alte tre soldi e un cacio. così sulla spiaggia al tramonto invece di passeggiare posso fare quella sorta di corridoio di capriole e salti mortali e sentirmi il corpo leggero leggero leggero. e poi posso giocare con la palla e il cerchio e i nastri come ora gioco con angry birds sull'aipadde.
e poi avrei il corpo scattante e ricettivo. baricentro basso, possibilità di mettermi anche con uno fico ma nano (ora non è possibile, odio le donne più alte dei loro compagni, già mi sento un pò appesantita da continui aperitivi e gnocchi alla sorrentina e formaggetti francesi, figuriamoci se nudi uno davanti all'altro mi dovessi presentare col corpone piazzato davanti a un esilino che per guardarlo devo pure chinarmi, non se ne parla).
poi vorrei essere forrest gump. pensieri lineari, puliti. niente dietrologie. buono, ingenuo ma schiacciante. allora sì che vedrei solo la verità, invece di restare imbrigliata con le parole che non corrispondono ai fatti. Amerei incondizionatamente senza crearmi aspettative. non me ne fregherebbe niente che su yoox ci sono i jeans che voglio da morire però non li hanno messi in saldo. e poi non dovrei mai mettere i tacchi. niente lavoro di intelletto e responsabilità, sorrisi per tutti e mille sorprese al giorno. Si perchè forrest aveva di bello che si stupiva per tutto. io molto di meno (eccetto quando salgo su quella cazzo di bilancia quei giorni che ti svegli con la pancia particolarmente piatta e sei convinta che hai buttato giù due chili - senza un motivo preciso - e poi invece quando ti pesi scopri che ne hai messo su uno, di chilo. mi stupisco, si, ma poi impreco e di solito cambio le pile - come se servisse).
poi vorrei avere 25 anni. senza il tempo tiranno che ti tira scemo a farti pensare che non sei più di tanto legittimata ad andare in giro con la vespa, il kway e la musica nelle orecchie a tutta velocità come se stessi correndo all'appuntamento con i tuoi amichetti per andare al mare, o se fosse tardi per la lezione. 25 anni di testa e nuove rughe la mattina. ora ne ho una nuova fantastica. è orizzontale, sulla guancia proprio altezza zigomo. E' la piega della notte, l'ho chiamata così. mi accompagna per circa 2 ore dalla sveglia. è anomala e mi sembra la cicatrice di capitan harlock al contrario. vallo a capire. e poi non avrei aspettative ridicole di famiglia (quando poi di presupposti non ce ne sono e non ce ne saranno mai, tutt'al più posso fare la zia di nipoti acquisiti, tanti e belli ma che ti spupazzi una, due volte a settimana per un paio d'ore). poi potrei portare la minigonna senza sentirmi una sorta di sconsy (ve la ricordate? quella bora che per un pò buttavano in trasmissioni e che era solo una super rosicona cozza che voleva fare la simpatica) che si vestiva da zoccola sicula. ecco, io con la mini mi piaccio, mentre me la provo a casa, davanti allo specchio. poi ci esco e di colpo mi rendo conto che sono ridicola. e cerco di coprirmi con il cappotto. risultato: sembra che mi sono fregata le cose al supermercato. giro tipo maniaca aggrappata al cappotto passetto passetto. e poi se mi guardo le gambe di colpo mi sento cosciona.
poi vorrei essere heidi. a piedi scalzi per le montagne. ci sono talmente tante cose positive in heidi che un elenco è d'obbligo:
1. è carina senza fronzoli. capello corto, guance rosa.
2. è sempre di buon umore
3. ha un cane fantastico e anche una pecorella. io la pecorella non ce l'ho e anche sul cane avrei qualcosa da dire, visto che mi mancano da morire tre nani che non vivono con me e non sono miei.
4. gira a piedi nudi e mai in una puntata l'abbiamo vista che bestemmiava per aver intruppato in un sasso o per un vetro o una spina o una cacca di nuvola o fiocco.
5. dormiva in un letto di fieno che sembrava anche comodo. quindi non è un soggetto allergico e ha una pelle d'amianto.
6. ha un fedelissimo peter che la adora e non litigano praticamente mai, e solo perchè non hanno fatto il sequel di quando heidi e peter sono adolescenti ma di sicuro finiscono felici a fare la famiglia nella casa del nonno e cresceranno figli sani e con le guance rosa che respirano aria pulita.
7. heidi è pure buona e positiva. mica come me che sto sempre a rimuginare. direi che spesso invece di heidi io sono brava a fare calimero. cazzarola.

e poi... direi che un altro desiderio potrebbe essere essere uno di quelli che hanno fatto le invenzioni da sballo, che ne so, quello che si è inventato il tetrapak. ora vive di rendita e se la gode. tanto sforzo, una botta di culo e un bel brevetto internazionale. invece non mi sono inventata proprio un bel niente e per vivere mi tocca farmi il popò ogni giorno, senza garanzie per il mio futuro, nel senso che rientro nel mondo dei fortunati che se hanno una carie possono andare dal dentista e anche in vacanza, ma non ho inventato neanche il blocco di sicurezza all'accendino bic. insomma creatività poca e soprattutto senza rendita.

che altro... vorrei vivere in campagna con l'affaccio sul mare, e raccogliere i miei pomodori che ovviamente il contadino mi coltiva (mi sono morte pure le piante abusive nei vasi di fiori morti soffocati dagli agenti infestanti quindi mi sa che dsa sola non vado lontano).

quindi tirando le somme... nella vita che vorrei sono un forrest gump femmina col fisico da ginnasta artistica che fa piroette insieme a peter tra i pomodori fino al mare vestita con minigonna di tetrapak inseguita da una capra. ovviamente venticinquenne.


oh. ora mi sento meglio.
tanto più o meno questi pensieri sono realizzabili tanto quanto i miei vecchi sogni.

4 commenti:

  1. Uh santo cielo quante cose che vorrei.
    Vorrei che mi sparisse la cellulite, vorrei abolire l'ansia, vivere zappando le patate, quintali di serenità per la mia famiglia, una casa in riva al mare, mangiare senza ingrassare, trovare nel frigo la soluzione ai mali dell'umanità, proprio tra il latte e la margarina.
    Vorrei invecchiare serena, non dover lavorare, aprire una libreria, smettere di farmi delle seghe mentali, avere altre 273873839 ore per dire TUTTO quello che vorrei...

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  2. Verissimo. Aggiungerei anche tempo per respirare, poter bere la centrifuga ogni mattina senza dover poi pulire i filtri, un paio di cinque più uno al Superenalotto, due tette nuove senza silicone, un viaggio in giro per il mondo e tanta, tanta, tanta nutella.
    Tina.

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  3. Vorrei... solo scrivere. sempre. inventare storie di tutti i generi e lunghezze. storie pazzesche. per grandi e piccini. per il resto ogni mattina cambio. ogni benedetto giorno sono diversa. almeno non m'annoio. però sono poco fortunata. e devo fare duemila lavori. e poi ingrasso, se non faccio attenzione. piango spesso. amo la gente ma non sopporto quello che fa. e... mi piace il tuo blog.
    adesso basta. buona giornata

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  4. Io vorrei solo il lusso di qualche certezza in più, ma amo la vita che ho. La mia ritrovata lentezza. La bellezza dell'intorno. Lo specchio degli occhi in cui mi guardo. La mia cagnona, il mio uomo, i nodi della mia rete, il mio lavoro altalenante, le risate e i mugugni, le famiglie che mi costruisco. Vorrei metterli sotto una campana di vetro, anche se so benissimo che questo stato di grazia è dovuto alla sua fragilità. Mi piace la mia vita perchè ho imparato che basta un attimo per distruggerla.
    E poi vorrei un tuo post al mattino e uno alla sera, ma mica si può avere sempre tutto, no?

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