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mercoledì 2 marzo 2011

mica lo so

mica lo so, oggi, di cosa voglio parlare.
o scrivere (che sarebbe più appropriato).
la verità è che tanto esco comunque fuori tema.
potrei parlare della ritenzione idrica. ma a quel punto varrebbe la pena mettere una foto delle mie caviglie. oggi sora lella mi fa una ricca sega (questo è un modo di dire romano, fine, ma che rende l'idea).
mi dicono che gli altri ti amano quando ti ami per prima. e quindi ho deciso di amarmi in modo stravolgente, da film di bollywood, da libro harmony. mi amo come una modella che si è appena accorta che è sulla copertina di vog (vogue per chi non apprezza che scrivo le parole come si pronunciano).
mi amo come la nutella. mi trovo bellissima e globale, burrosa e sexy. intelligentissima ma mediata da una dolcezza cosmica ed eterea. ho i capelli corposi fino al culo, lucidi come le giapponesi ma non neri e più grossi e folti. come un'indiana color castagna. mi amo per le lunghissime gambe affusolate a tratti muscolose, mi amo per la sottile ironia che mette di buon umore senza offendere mai.
mi amo al punto che mi regalerei una ferrari, l'ultima, quella più figa. e la vorrei lilla, con dei fiorelloni sul cofano. mi amo come i vecchietti turisti americani per mano con le scarpe da ginnastica talmente bianche che sono rifrangenti e la visiera. mi amo come il celestino nei capelli delle vecchiette di una volta. che andavano in giro fiere con i loro capelli blu. mi amo come un maglione di cachemere oversize che si ruba nel cassetto del fidanzato e che ti avvolge tutta.
ho una pelle talmente perfetta che ci si potrebbe pippare la cocaina sopra. ahahah questa mi ha fatta ridere da sola! mi amo perchè rido e faccio ridere e sono talmente brillante che milly carlucci è una emo in confronto.
ahahahahah oggi sono proprio simpaticissima.
continuo. sono talmente intuitiva che paolo fox e branco in confronto sono due rivenditori della skoda. mi amo come se fossi una range rover bianca coi vetri neri (me ne sono innamorata ad abu dhabi, è esattamente elegante e burina come me).
mi amo per come zompetto fuori dalle macchine, sembro una leggiadrona, una sorta di mega farfalla. (no, non una falena. una farfallona).
mi amo come il nuovo gusto dell'hagen daz (come cacchio si scrive? comunque è il gelato buonissimo): cioccolato, caramello e praline. non avete idea.
amo i miei duemila nei, mi fanno pensare alle smarties. mi mangerei.
amo persino i miei piedi stortignaccoli, perchè sono quel dettaglio che mi permette di restare con i piedi per terra e non montarmi la testa.
amo la mia capacità di dormire ovunque in qualunque condizione (compresa fronte su tastiera del computer, per svegliarmi con shift sulla tempia).
e perchè vogliamo parlare di come parlo le lingue? lasciamo perdere. mi mancano giusto quelle difficili -russo, cinese, arabo, sardo, foggiano). per esempio il brasiliano? lo parlo cantando. posso comunicare con la garota de ipanema, e dire tutte le parole contenute nelle canzoni di bossa nova. magari non ci mangio ma se incontro degli italiani posso fare la figa. tanto che ne sanno.
e come guido. al volante sono innanzitutto una gran signora (nel senso che riempio bene la macchinina) e poi sono affabile e scattante. non faccio il dito e semmai mentre sorrido elenco i peccati della madre di chi mi rompe i coglioni per strada. ma loro da dietro il vetro mica se ne accorgono.
e poi sono generosa. molto molto generosa. con me stessa soprattutto ma anche con gli altri. per esempio dò a chi viene a casa mia il codice per accedere alla rete wireless. voglio dire. coi tempi che corrono mica è da poco. poi mi lavo i denti, ogni tanto. e ho degli occhi che sono due specchi lucenti, come i manga giapponesi. ho anche la testona bella grossa da manga ma vabbè.
e sono atletica! ho persino remato, l'altra settimana. sono andata sul tevere. mi sono messa un tutiolo a vita alta e un kway e una sciarpa che mi impediva il respiro. sembravo una sorta di suppostone in canoa. avevo paura dello schizzo assassino. quello che mentre sforzi da pazzi col remo quella davanti perde il controllo e zac, goccia di tevere in bocca. non si può rischiare. anche se a ben pensarci considerando la quantità di topi che abitano il biondo tevere ho solo rischiato di trasformarmi in una bella topa.
ancora di più. e ho le tette grandissime (te credo, tutto si ricongiunge a quando sopra ho scritto che sono globale, non ci dimentichiamo che sono ingrassata 9 kg, mica no). e non è da tutti, quindi sono anche fortunata. chiedete a una secca allampanata se ci riesce. scommetto di no.
per riassumere... sono troppo troppa.

ohhh. ora si che mi amo.

1 commento:

  1. Buongiorno Tina,
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