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venerdì 21 gennaio 2011

le attasc

oggi sono di riflessione del dettaglio.
le attasc.

le attasc non sono delle donnine indiane che stanno nel tipì in attesa dei loro maschi capelloni. no. le attasc fanno anche parte dei ricordi collettivi di quando eravamo bambini. e così dovrebbe essere. dei ricordi. invece per me no. le attasc sono l'ultimo stadio della disperazione nella stanza della stampante. quando tu ti accorgi che le pagine sono troppe e provi comunque a spillarle, ma la grappetta proprio non ce la fa. stremata arriva all'altro capo della mazzetta di fogli con due timidi puntini che danno solo fastidio al tatto.
oppure il contrario. stampi tre pagine e la spillatrice normale è scarica. cerchi le grappette per ricaricarla e trovi tre scatolette, inesorabilmente vuote. e alla fine provi con la spillatrice grande. quella che ti sloga il polso. E' durissima e come gran finale o non si piegano le zampette, o ti fanno effetto culo in chiusura. due montarozzi ricurvi, brutti e scomodi. quindi poi passi tre ore a ripristinare lo stato dell'arte, con la sgrappettatrice. l'oggetto più oscuro della stanza. quella sorta di pinza che non sai come mettere e che non risparmia mai la prima pagina, che o si strappa o diventa logora dai tentativi.
E' lì che ti accorgi della scatola un pò più grande. e zac. l'attasc. ripieghi, ne prendi una bella grossa (o bella piccina a seconda delle esigenze) e ci entra tutto. solo in un secondo momento ti preoccuperai del fatto che poi il documento non lo puoi sfogliare.
se poi ne raccogli tante come al solito ci puoi fare la più banale delle collanine.

2 commenti:

  1. Hai provato a usare una segretaria? Pare che loro siano bravissime con le attasc. Fanno dei corsi biennali con test attitudinale finale.
    Comunque io vorrei che tu non offendessi le attasc (quelle vere, non i punti metallici della spillatrice!) ESSE hanno una un'anima, una vita propria. Vuoi una prova? Mettine una ventina in un cassetto. Chiudi il cassetto. Torna il giorno dopo. Apri il cassetto. Sono tutte abbracciate tra loro. Tu ne vuoi una ma tiri su una fila. Come le processionarie. Odiano il buio. Odiano chi le maltratta. E soprattutto odiano chi non sa fare la segretaria ma presa da un afflato di democrazia (del genere sonofigaintelligenteenonmidolearieanchesesonouna donnaincarriera) non le sa maneggiare ma ne parla male.

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  2. Prima di scrivere bisogna saper leggere. Le attasc sono una salvezza per chi come me non ama chiamare una persona che deve attraversare un intero corridoio per mettere due punti su un foglio. Apprezzo il tentativo ma semmai usala tu, la segretaria. Io faccio da me. Anche perché nella vita non si sa mai. Potrei trovarmi, in futuro, davanti a una persona come te. Che chiama la segretaria anche solo per togliere le orecchie al foglio.

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