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giovedì 5 maggio 2011

mi son paranoia

ieri mi chiama l'amica del cuore e mi dice che ha fatto il tampone alla gola e che sia lei che i figli hanno lo stafilococco.
Io non so neanche cos'è ma mi sembra comunque una cosa gravissima. le chiedo immediatamente come si trasmette e mi dice "con la saliva".
la mia mente, invece di preoccuparsi per lei e i bimbi, ripercorre tutti gli incontri da qui a natale scorso. ed inesorabilmente mi vedo condividere la birretta, il bicchiere di vino e la mezza sigaretta.
"e che sintomi ha?" "boh, spossatezza, mal di gola, febbretta... ma poi dipende, io per esempio mi sento bene! oddio, magari un pò spossata ma bene"
eccola lì. circa 1 mese fa ho avuto la febbre. ma non quella seria, con 38 o 39. no, quella a 37,2, per una settimana, fino a che non mi sono stufata di provarla. Spossatezza? io sono distrutta. altro che spossata. e poi non parliamo dei brividi. che ho sempre, ovunque. e poi da quando ci ho parlato ne ho perfino di più. una massa di peli dritti che sembra che ho preso la scossa.
e poi il sonno. e il maldigola. ci sarà, tra i sintomi? ecco, mi controllo i linfonodi. che non so neanche bene dove siano ma me li controllo ugualmente. e poi i brufoli. si perchè su internet c'è scritto che se ti viene lo stafilococco ti vengono i brufoli. capirai, col fegato che mi ritrovo vai a risalire...sarà la tavoletta di cioccolato di ieri, il pacchetto di ringo al cacao di stamattina o i litri di vino della scorsa settimana? ah, forse è tutto un insieme...
e poi mi bruciano gli occhi. e la mattina mica mi alzo come un grillo, no no.
"e dimmi, tu che ti senti" chiedo apprensiva. "non ho sintomi". ecco, a questo punto mi sento del tutto contaminata. se lei ce l'ha senza sintomi, io, con tutti questi evidenti segni di malattia, non posso non averla.
allora andrò a farmi il tampone. e per fare le cose con precauzione quasi quasi mi metto a letto da ora. con la borsa dell'acqua calda.
perchè io non sono una paranoica. no no. per niente. ma qui il corpo parla chiaro.
io che uondeuoma mi fa una ricca sega di sicuro ho qualcosa dentro che lotta contro i miei anticorpi. perchè di solito spacco tutto, mai una linea di febbre, una tossetta, un naso a mocciolo. cassarola. da ora in poi vorrei anche eliminare le parolacce dal mio blog. quindi cassarola mi sembra perfetto per esclamare in modo incisivo. tanto poi si capisce che voglio dire altro.
da quando ho parlato con lei mi sono anche accorta che ho iniziato a trascinare i piedi per il corridoio del mio piano. incredibile ma vero. praticamente pattino. sono carolina, quella che pattina e che fa una pubblicità di uno sfigato terribile che pattina sul grano, o qualcosa del genere.
(comunque per me la più triste è quella della kinder fetta al latte. con fiona may. primo: ma fiona may chi se la fila. secondo ci dobbiamo sorbire pure la figlia. a sto punto è come ammettere l'onta della fama di sidney rom o don lurio. solo noi in italia creiamo i miti dal nulla. fiona che dà la fetta al latte alla creatura. ma sti caspiti. (ecco, coperta un'altra parolaccia).
ti pare, io qui malata con i cocchi che incombono e probabilmente stanno facendo un party ballando sulle piastrine, fregando i globuli bianchi e flirtando con le globule rosse... e in tv fiona ci fa vedere, dopo due anni che dà fetta al latte alla ragazzina, che è di nuovo incinta. un pò di rispetto per chi è infetto, caspita).
e di colpo mi sento le forze venir meno. su internet c'è scritto anche "calo ponderale". ecco quello no, quello non l'ho riscontrato. ma potrei essere il tipico caso anomalo, te pareva.
come per la tiroide. io se mai ho problemi mica divento iper. neanche per sogno. divento ipo. ipo-potamo.
casssso.
ora scappo che mi sono fatta venire a prendere dall'ambulanza. non si sa mai.

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