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giovedì 23 giugno 2011

numefàparlà....

due righe di corsa per dirvi che ho incontrato un uomo di potere, con forte accento di provincia (non dico dove, non dirò mai chi è, ma è da raccontare).
La situazione era da film. Sala affrescata, lui e i suoi tecnici di fiducia.
Io accompagnavo persone normali che dovevano parlare con lui per un progetto.
Lui è un personaggio definirei "dell'orrore"

"Dottore... anselmi luisa...molto piacere sà..."
"comodi, comodi, che dovemo da avè le idee chiare qui che sennò se rischia de faconfusione (quando scrivo attaccato è perchè nel sentirlo non c'è pausa, è tutta un'unica parola)
"intanto benvenuti e come dire... noi adesso semoquìpefà andàvanti lprogetto...
Nun che a noiscepiasce de toje gnienteanesuno, ma bisogna che ci organizziamo..."
"si dottore e noi qui stiamo..."
"allora lo sapete già comevolemo procede, no? oraintanto voi non avete niente formalmente, e noi siamo qui pemette le coseapposto"
"sissì"
"allora entro quindiscigiorni medovetefirmàrdocumento, che poi si sistema tutto, si sistema"
"eh si, che così ce sistemiamo anche i nostri fiji"
"numefasciaparlà che nun vorrei dì cose cheme stanno scomode, chesedovessi accontentàtutti qui sarebbe n problema..."
"nonnò dottò noi semo contenti..."
"perchè io l'idee sce l'ho...penzavo de mette na fontana cotutti i colori... e sce butto pure du sirenedebronzo, cemetto, che l'ho comprate e ci starebbero bene..."

adesso. io non ho capito nè quello che diceva nè perchè lo diceva. io ero lì con dei numeri in mano, e la signora da tutelare. Lui aveva un sorriso durbans e parlava di sirenedebronzo e di cose che era meglio non dicesse (secondo me non sapeva neanche cosa dire).

Sono uscita dalla riunione con la colite, e ho capito che siamo in mano ad un manipolo di inetti narcisi e incompetenti.

ma vi giuro che ste sirenedebronzo le vorrei tanto vedere. devono essere il non plus ultra del kitsch.

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