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lunedì 31 gennaio 2011

confusao

sono muinto confusao.
su cosa? un pò sul senso del valore etico. Mica voglio mettere in discussione tutte le persone brave e sane che vivono una vita dignitosa senza scalpiti. Ma alla fine è inevitabile. Perchè io devo considerarmi fortunata se dopo 15 anni di lavoro guadagno media e nessuno mi regala braccialetti, pacchettoni di soldi, cd di apicella e tanto ammore? nel senso. Mi devo spiegare meglio. NOn sono invidiosa, non vorrei mai stare al posto della soccola (con la esse, alla napoletana) men che mai se quella gemella (che le trovo davvero le sorellastre di cenerentola). Ma la Piccola indefessa labbrona, quella con 110 e lode. che scrostava la placca. quella. dico quella. ha studiato, e ci credo. si è pagata gli studi. tanto di cappello. poi ha fatto colorado. ecco già qua iniziano a prendermi i dubbi. Pure una ragazza che stava a studio da me si è laureata in legge. e come labbrona si è pagata gli studi facendo l'igienista dentale. Tanto di cappello. e poi si è fatta una gavetta da kunta kinte in uno studiolo, e poi ha cambiato studio, e la paga è migliorata. ora ha 37 anni, guadagna circa 4000 euro lordi al mese, vive a milano ed è felice.
Invece labbrona dopo la laurea ha optato per tetteculorado.
e da lì è passata a lavorare in politica. e ora, a 26 anni, guadagna solo 9 mila euro al mese. per fare cosa? parla bene le lingue. anche io, ma mi manca (mi sa) la quarta di poppe.
e poi non ho l'età. cazzarola. anni, poppe e uso dell'asciugabava. ecco cosa mi separa da 9 mila euro al mese.

domenica 30 gennaio 2011

culo a divano

per carità. pare sia bello passare la domenica in relax, ma io di stare distesa ne ho palle veramente piene.
vi dico solo che tutte le volte che sono singol, e nella mia vita ce ne sono state tante tantissime che non le conto neanche, rimango persino indietro con l'attualità. si perché io la tv neanche la accendo. leggo, scrivo, sento la musica, esco, vado al cinema, faccio passeggiate.
e nel frattempo come ogni donna che si rispetti mi sogno il giorno in cui sarò abbraccicata sul divano con il mio fidanzato, davanti a un film, una pizza e una birra.
adesso che il fidanzato ce l'ho sogno di spegnerla, quella maledetta. siamo lì, catatonici. lui si guarda tutto di tutto, anche film iniziati da 76 minuti. dico ma che senso ha?
spezzoni di film di qualsiasi genere. intervallati da come è fatto e top gear (sky docet).
io all'inizio seguo. poi mi prende sonno. e infine arriva lo scoglionamento, quello cosmico.
che mi fa diventare lagnosa, priva di idee e iniziative e dubbiosa sull'oggi e sul futuro.
penso a come sarà tra 10 anni. uguale. e così passano le ore. dopo circa 4, 5 ore, inizio a lamentarmi. facciamo qualcosa? chiedo lagnosamente. lui, che invece starebbe sul divano altre 13 ore, mi chiede "E COsa vuoi fare?" "boh. non lo so. ma basta tv..." "proponi" "ma che ne so. qualsiasi cosa, una briscola, quattro passi, battaglia navale, disegnare..." "non ho le carte, fuori è buio, battaglia navale non mi va, disegna tu e poi mi fai vedere".
sdong. questo è il rumore che immagino facciano le mie palle, ad averle, mentre cadono sul parquet.
e così cambio le lenzuola del suo letto, piene di fango dei cani che non c'è verso di tenere lontani dal letto. per mettere quel cazzo di copripiumone ci metto all'incirca mezzora. sarà anche comodo se la mattina devi rifare il letto, ma porca miseria prima di riuscire ad infilare il piumone dentro quel mega federone devi farti prima una sessione di total body. sudi, ti incastri, ricominci, smadonni, prendi fiato,forzi, stendi, tiri, aggiusti e alla fine ce la fai. a quel punto sono arrivata a un livello di insoddisfazione esistenziale che neanche pessoa mi batte. Il libro dell'inquietudine sembra il piccolo principe rispetto a quello che mi si smuove dentro.
E quindi mi metto a scrivere. poi cerco di fare un elenco di tutte le cose che vorrei fare al posto del culo a divano. se continuo a stare sdraiata mi si rimarginano le chiappe e me ne diventa una enorme tutta compatta, con il segno delle cuciture.
e allora penso a tutte le cose che potrei scoprire su internet. e ho il vuoto cosmico. due coglioni come una casa. penso che allora dovrei uscire, per conto mio.
Ma la pessoaite non mi permette di prendere decisioni, così mi sembra tutto brutto, anche l'idea di prendere la macchina. faccio fatica a tutto tondo.
mi limito a fare semplici dispettucci nella speranza di una reazione, come ad esempio adagiare sul suo 55 pollici led mega fanta tv un mio maglione. ma non copre abbastanza. Si, perché la sua tv è quasi come stare in seconda fila al cinema. E' talmente grande che non sai bene cosa guardare. e poi è talmente ad alta definizione che i film sembrano tutti quelle telenovela messicane. L'effetto film americano non c'è più. sembra tutto un documentario cheap.
Mi piace di più essere presa per il culo con i colori americani irreali, che questo livello di dettaglio per cui invece di vedere la tv ti sembra di stare affacciato ad una finestra dove tutto accade a un palmo dal tuo naso.
e poi cosa posso fare? la noia è qualcosa che non si dovrebbe conoscere.
invece io ci sono proprio amichetta. incredibile ma vero.
e quindi niente. mi arrendo. adesso che ho pure scritto il blog mi posso mettere a leggere, o mi faccio un solitario con l'aipadde. insomma devo trovare il modo di intrattenermi, tanto domani è lunedì e la vita ritorna alla normalità. controllo che le chiappe non si siano saldate e vado avanti per la mia strada.
l'amore dà proprio forti emozioni.

giovedì 27 gennaio 2011

Inno al ploppete

Voi non ci crederete. Ma io viaggio fino a milano, mi vesto pesante, perché fa freddo. Mi porto dietro il mitico aipadde. Salgo su una carrozza di prima classe, scendo e prendo il taxi. Arrivo a casa e vengo accolta da una pazzoide con maglietta, cinta e calze, lei convinta di avere indosso una gonna. Inforca un aspirapolvere e raccoglie peli. Mi guarda, ride e mi addita a Totò quando arriva a Milano con peppino. E mentre cerco di placare un intestino davvero stuccato con evidenti esternazioni di sorta che non voglio raccontare, cuocendomi un pugno di riso basmati, la pazza capellona mi arriva contenta come una Pasqua con un mega ploppete di cane, enorme. E' contenta davvero come una Pasqua. Mi dice di notare i colori. Dal marroncino tenue a dark chocolate facciamo al 74 %. Lungo più di una mano. Mi chiede di guardarlo, e me lo porge. "no, dico, toccalo! Senti che consistenza! E che colori!"
io che giro il riso in pentola distolgo lo sguardo. Ma lei insiste, senza darmi tregua. "e' perfetto! E' duro al punto giusto, bello solido, duro, marrone!!"
e poi che farebbe una persona normale? Io annuisco facendo una smorfia di finto stupore e fierezza. Ma lei il ploppete lo stringe in pugno. Non lo molla, e mentre cambiando discorso mi parla del più e del meno il ploppete é lì, tra noi. Freddo e stiracchiato nello scottex, che le protegge la mano. E meno male, perché lei é quella che svaligia i guanti di plastica al supermercato e poi prende la bustina col guanto, se la bestiola caga per strada. Ma il ploppete é a suo avviso una tale opera d'arte che tra poco me lo mette nel piatto a mani nude.
Io faccio la vaga. E lei parla, parla, parla. Con il ploppete sempre lí. Alla fine mi arrendo.
"che ne dici se lo metti via?" le chiedo, garbata. Lei "si, ma é fantastico o no?" "meraviglioso".
Come dirle di no. Ero a rischio ploppete in tasca.
La vita é bella perché é varia.
E viva chi si emoziona per un mega ploppete.

venerdì 21 gennaio 2011

le attasc

oggi sono di riflessione del dettaglio.
le attasc.

le attasc non sono delle donnine indiane che stanno nel tipì in attesa dei loro maschi capelloni. no. le attasc fanno anche parte dei ricordi collettivi di quando eravamo bambini. e così dovrebbe essere. dei ricordi. invece per me no. le attasc sono l'ultimo stadio della disperazione nella stanza della stampante. quando tu ti accorgi che le pagine sono troppe e provi comunque a spillarle, ma la grappetta proprio non ce la fa. stremata arriva all'altro capo della mazzetta di fogli con due timidi puntini che danno solo fastidio al tatto.
oppure il contrario. stampi tre pagine e la spillatrice normale è scarica. cerchi le grappette per ricaricarla e trovi tre scatolette, inesorabilmente vuote. e alla fine provi con la spillatrice grande. quella che ti sloga il polso. E' durissima e come gran finale o non si piegano le zampette, o ti fanno effetto culo in chiusura. due montarozzi ricurvi, brutti e scomodi. quindi poi passi tre ore a ripristinare lo stato dell'arte, con la sgrappettatrice. l'oggetto più oscuro della stanza. quella sorta di pinza che non sai come mettere e che non risparmia mai la prima pagina, che o si strappa o diventa logora dai tentativi.
E' lì che ti accorgi della scatola un pò più grande. e zac. l'attasc. ripieghi, ne prendi una bella grossa (o bella piccina a seconda delle esigenze) e ci entra tutto. solo in un secondo momento ti preoccuperai del fatto che poi il documento non lo puoi sfogliare.
se poi ne raccogli tante come al solito ci puoi fare la più banale delle collanine.

lunedì 17 gennaio 2011

luneddì

ho pochissimo tempo.
devo però condividere la sensazione luneddì.
inizia la domenica pomeriggio. il pensiero del giorno dopo.
già verso le cinque inizio a pensare a domani. mi devo svegliare presto, vestire bene, accedere allo stabile, strisciare il badge per entrare. accendere il computer e rimmergermi nelle beghe quotidiane. credo sia davvero uguale per tutti. una vita a lavorare per mettere da parte qualche soldino e pagare la pensione. poi a 70 anni finalmente liberi di vivere come si è sempre sognato.
sarà allora che mi comprerò un paio di stivali di jimmy choo e andrò a fare bikram yoga con la stanza a 40 gradi? me lo chiedo. sarà allora che passerò un mese su un'isola e farò il safari in africa? sarà allora che mi metterò una superminigonna e ballerò fino al mattino senza preoccuparmi che domani si lavora? sarà allora che ristrutturerò il famoso casale e coltiverò le mie verdure biologiche? sarà allora che mi affitterò un camper mega e girerò la corsica?
credo di sì, sempre se la vita sarà così magnanima. mica è detto.
comunque mi consolo perchè sono una stracazzo di privilegiata e lo so. quindi zero lamentele, solo sensazioni tutt'al più vissute da chiunque. vorrei sapere chi l'ha detto che il lavoro nobilita l'uomo. se dal cielo mi cadesse un biglietto vincente della lotteria scriverei un libro: il lavoro nobilita l'uomo, la fortuna lo rende libero.
però c'è di bello che sono a dieta e riesco a resistere alle tentazioni, inoltre ho un cappotto color carta da zucchero che è uno spettacolo, ho scoperto che la fesa di tacchino dell'alimentari è dieci volte più buona di quella del banco frigo alla gs, la mattina quando il mio "ragazzo" mi permette di dormire nella sua reggia mi sveglio e faccio colazione guardando piante alberi e fiori, ho i denti piuttosto bianchi nella media, capisco i film in lingua originale se sono in inglese e francese, ho un padre ficherrimo e tutto un entourage familiare da urlo, non mi serve la tessera atac e ho le gambe più lunghe del busto (testa compresa). poi ingrasso in modo proporzionato e non ho la calvizie. neanche l'alitosi. ho una bellissima macchina fotografica e dei pennarelli coloratissimi. stasera vado pure al cinema e non sono celiaca nè diabetica. insomma ho un culo che come si dice a roma....fa provincia.
e non ci dimentichiamo... domani è già martedì. tutta un'altra musica.

martedì 11 gennaio 2011

Dolce sognar...

oggi se non si è capito mi sento una chiavica.
oltre allo tsunami da fonti ignote (non si capisce se è il fegato, Fefé, che si libera dalle scorie o l'influenza intestinale bastarda che incombe) mi senti pure brividi, gambe molli, spossatezza e mal di reni. Un fiore. Però sono a casa. e non passavo una giornata intera a casa da tantissimo tempo. Ho lavorato quasi come fossi in azienda. Non con la stessa verve e comunque a intervalli regolari data l'esigenza di fare visita nella stanza ove troneggia il trono).
Però ho anche guardato in giro e mi sono resa conto che qui dovrei fermarmi per una settimana, e rimettere mani alla gestione della mia piccola reggia. Ho una casa stupenda, per chi se lo chiedesse. Movimentata, antica, moderna, calda, accogliente, giovane, sobria e piena zeppa di roba. accumulata, buttata in ogni angolo. Vorrei potermi dedicare a svuotarla di nuovo tutta. buttare le cose che non guardo da tempo. Eppure poi quando mi ci cade l'occhio il sorrisetto nostalgico è inevitabile. Comunque secondo me stare a casa mi ha consentito di sognare. COsa? una vita diversa. Forse questo post farà ridere di meno, ma per una volta posso provare a descrivere un sogno che poi se si traducesse in realtà magari mi annoierebbe pure. Sì perchè alle volte i sogni devono rimanere tali.
Per esempio ora mi sono immaginata proprietaria di un bel casale in campagna. con tanti ulivi, una piscina grande e verde, una grande veranda. Per chi non è mai stato suggerisco di dare un'occhiata alle splendide masserie pugliesi, o agli agriturismi in toscana. Mi piacerebbe poter seguire i lavori di un posto così. di rendere l'ambiente caldo ed accogliente e di occuparmi della promozione del posto. Mi piacerebbe scegliere le piante da piantare e la verdura da coltivare. Mi piacerebbe sperimentare un menù, per la colazione. per la cena. Mi piacerebbe fare le marmellate e i biscotti di pasta frolla duri e un pò bruciacchiati. Mi piacerebbe sprofondare su un divano caldo davanti al camino, con una tisana (visto che ora sto a dieta attualizzo il sogno, perchè in effetti ci vedo di più un bel bicchiere di vino rosso vellutato). Mi piacerebbe chiamare le mie amiche e venire in città, due volte a settimana. Mi piacerebbe prendere un cane tutto per me, che mi segua e a cui riversare tutte le mie attenzioni (che a quanto pare risultano eccessive se rivolte al ragazzo). Mi piacerebbe parlare con lui di come vorrei l'illuminazione e di quanto vogliamo affittare la nostra casona. a quante persone e per quanti mesi? e poi partire, e andare in vacanza su qualche isola piena di piante profumate, con il sole giallo che spacca le pietre. e scoprire che anche in quelle campagne ci sono casali bellissimi, che affacciano sul mare. e decidere di farlo, di lanciarsi in una nuova iniziativa, e aprirne un'altra ancora, di vita.
Mi piacerebbe fare questa esperienza non solo con il mio fidanzo, ma anche con le mie amiche, che verrebbero a trovarmi il weekend, che passerebbero le feste con noi.
Mi piacerebbe che tutto questo potesse accadere domani, alla sveglia.
sono un'inguaribile romantica.
Lo so. le cose che non tornano sono mille. Ma i sogni sono belli perchè sono gratis e tutto quello che immagini riesce come le ciambelle col buco. E nei miei sogni pensate ci sono pure le api. mi piacerebbe allevare le api (che temo da morire), mi piacerebbe fare ricami e vasi e torte e disegni e mappe e accogliere con un buon bicchiere di vino chi come me vuole un pò di poesia in questa vita che viaggia come una ferrari. a 300 all'ora sull'autostrada tedesca. E i panorami?
oggi mi godo i panorami. eh si.

i vegani

mica ce l'ho con loro. giuro. ma alle volte stento a crederci, che ci sono persone che per scelta hanno deciso di rinunciare a uova, latte, carne, pesce, pollo arrosto, mozzarella di bufala, camembert, chevre chaud, pizza al prosciutto, salame, e poi arrosto, e salsiccia e polenta con le spuntature, e cervelletti fritti, e ancora crostini toscani di fegato, fois gras, scaloppine al marsala, zucchine ripiene, carbonara, amatriciana, tiramisù, merendine del mulino bianco, i pan di stelle che ti spappolano in bocca, i baiocchi... il cornetto caldo con la crema... le olive ascolane, i supplì... e potrei continuare per ore.
Io non sono vegana. anzi ora vado sul dizionario e vi giro la definizione.
ecco qui da wikipedia: "Il termine veganismo (più raramente detto vegetalianismo) indica una dieta e uno stile di vita che esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo.[1] Gli aderenti (detti vegani o, con prestito dalla lingua inglese, vegan) rifiutano quindi non solo di nutrirsi di carne e pesce, come i vegetariani, ma anche di latte, latticini, uova e derivati, nonché di acquistare e usare prodotti di qualsiasi genere la cui realizzazione implichi lo sfruttamento diretto di animali."
Capito? ecco io non sono vegana perchè sgobbo quanto alcuni muli, però sono d'accordo che l'allevamento intensivo è aberrante. per cui ho deciso di dare il mio contributo. come? mangiando di meno.
Ho iniziato sabato. giro con il bavaglino, perchè mi sbavo (anche ora, mentre elencavo le cose buone da mangiare stavo col filo pendulo).
E ho mangiato solo verdure. L'esigenza è doppia. intanto abbasso per tre giorni una percentuale inutile di richiesta di carne e/o sforzi animali, e poi perchè ho il fegato che sembra la fettona di reggiano ai party. è duro, gonfio e secondo me con lo stetoscopio sento pure le bestemmie.
Quindi insieme al mio ragazzo (che tristezza, lo so che dire ragazzo a uno che ha quasi 40 anni fa triste, ma senza commitment non so come chiamarlo. il mio compagno fa troppo di sinistra, il mio partner mi sembra uno dell'azienda, quello che frequento è troppo impersonale, mio marito non si può dire perchè è peccato dire le bugie) ho deciso di darci un taglio. lo so, l'avrete letto altre 7 volte, ma mica fa male provare, provare, provare...
Dunque sabato mattina abbiamo abolito il caffè. perchè fa male al fegato, disidrata e intossica. quindi abbiamo fatto colazione con una tisana lassativa. una roba da ashram. molto fiera ho mangiato anche lo yogurt con i cereali, consentiti se pochi.
A pranzo una ricchissima insalata con cipolla e litri di balsamico. una ciotola a testa. a cena minestrone leggerezza 17 calorie a etto senza legumi nè patate. Ne ho fatto un chilo e otto, così per la domenica tutto it's all right.
Un cucchiaio di olio.
Niente parmiggiano. niente di niente. uno sciacquabudelle terribile.
Alle 11 di sera i morsi della fame. e zac. ripropongo tisana stavolta depurativa. amara da morì.
il tutto con litri d'acqua. iniziano i primi freddi.
La mattina dopo, domenica, tutto si ripete. ma invertiamo l'ordine. minestrone a pranzo e minestrone e insalata a cena. Il fidanzo guarda di sottecchi il formaggino mio. ok, ce lo facciamo cadere dentro. Voglio dire, non sarà mica un formaggino a rendere inutili tutti questi sforzi.
La sera ci rifocilliamo con un pò di yogurt. pensavo avesse fatto effetto sul mio intestino. invece nada. Lunedì in ufficio dopo la tisana per cagare mi sento più o meno bene. Ho un freddo bestia e mi sento più gongia di prima. altro che dimagrire e disintossicare.
A pranzo disperata vado a fare la spesa. mi compro lo yogurt e una di quelle insalate che fanno ora alla tv. schiacci shakeri e te la mangi. Teribile con una erre sola. sa di busta. di plastica, di braccialetti di caucciù di madonna ai tempi d'oro. di gomma pane. tutto meno che di insalata. la butto. ripiego sullo yogurt. E' greco ma lait. Light come dite voi. Ci metto un pò di miele e i cereali.
La sera quasi svengo. ho le gambe molli e mi mangerei anche il Phon acceso. mi aspetta un piatto di fagiolini duri come serci e fuori stagione. non mi soddisfano. apro il frigo, e il Santo Orogel mi propone biete e erbette di campo surgelate. e che erba sia. mi sparo 450 grammi circa di erbette.
Dopo 1 ora i dolori. mi accingo alla toilette. un disastro. una sorta di tsunami.
Ma siccome sono fatalista e di base sempre entusiasta penso: eccolo lì! FeFè mio ciccio bomba.. ti stai iniziando a liberare delle prime tossinelle, eh?
quindi fiera del mal di pancia vado avanti con il film, carino, su sky.
giusto il tempo di bere una tisana con mio padre che era in zona e di nuovo il sudorino. "beh ti lascio che devo correre al bagno". Sembrava una scusa. ma se dovessi paragonare le due sedute a qualcosa di storico direi prima e seconda crociata.
vado a letto un pò provata. ho un freddo della patagonia.
La mattina credo utile interrompere la tisana caghetica e mi prendo un bell'infuso zenzero e liquirizia.
Neanche il tempo della sigaretta del buongiorno.
Hiroshima. sto malissimo. ormai la situazione e senza controllo. Dormo, ho dolori ovunque e una lieve forma di narcolessia. le narici secche come la gola. sto per morire.
Meglio un cazzo di supplì. oh, mangiando come un bove non mi è mai venuta una volta una roba del genere. pensa ai vegani. te credo che sono secchi. si cacheranno l'anima. loro.
Io oggi riattacco con le proteine. mi mangio carne, formaggi light, uova, polletti e filetti. ora FeFè dovrebbe stare già un pò meglio e poi non è che per fare contento uno devo creare un universo di infelici. ci sono tutti gli altri organi incazzati neri. Per primo lo sfintere ma neanche vi dico il sistema nervoso. senza mangiare si sente freddo e quel poraccio ogni tre minuti deve mettersi a rizzare i peli per fare i brividi.
Sapete che vi dico? mi perdo sti 5-6 chili solo per il gusto di ricominciare a mangiare.
tié.

giovedì 6 gennaio 2011

La Maledetta con la C

Erano anni che non mi succedeva.
e invece zac. stamattina di nuovo l'incubo. Quella sensazione maledetta. Quella Maledetta. con la C.
La COLITE.
Mi sono alzata con dei dolori terribili. l'area di interesse può variare a seconda del grado di maledizione, comunque parte dal bassissimo ventre e arriva al diaframma, investendo in parte anche i fianchi, a volte, e là dove il posteriore cede il passo alle cosce (per intenderci, il basso colon e non solo).
Insomma oggi che sintomi ho? un alien che mi nuota nella pancia, soprattutto sotto le costole e all'altezza dello stomaco. E' davvero terribile.
Una volta andai dalla mia osteopata, che mi diede tutte le dritte per fronteggiarla, la Maledetta.
INnanzitutto si tratta di aria. e già ti senti meglio perchè almeno sai che non stai morendo di qualcosa di oscuro che ti si mangia dentro. E' l'aria che si muove negli spazi disponibili tra le budella. che comprime gli organi. Che giustamente si incazzano e fanno toc toc con i dolorini sparsi.
QUindi l'importante è rompere la bolla. come?
per lei è semplicissimo. Io sono sdraiata e lei con un pugno chiuso mi setaccia la pancia, trova la bolla e la schiaccia... non so se avete mai utilizzato un campioncino di shampoo, ma il concetto è più o meno uguale. o anche quando provate a chiudere qualcosa in quei sacchetti con la chiusura ermetica...che cercate di far uscir fuori l'aria. uguale.
Insomma lei mi rompe la bolla in mille bollicine, immagino. ma il pensiero rimane. Ma l'aria si riassorbe o la Maledetta tipo mercurio tra poco è di nuovo all'assalto dei pochissimi spazietti intrabudellari?
a questo punto, dopo avermi fatto un male bestia (la bolla quando si sposta è dolorosissima, e a toccarla sembra quasi un organo in più, che ne so, un pancreas doppio, uno stomaco pieno...) mi suggerisce la prossima mossa.
"girati e mettiti carponi con i gomiti appoggiati a terra e sulle ginocchia e simula di fare un gatto. piega in dentro la pancia e fai con il tuo corpo una sorta di arco e poi invece rilascia tutto, gonfia la pancia e scendi con la schiena."
Io sono abbastanza imbarazzata. immaginatemi con le calze, mutante e reggiseno sul lettino di questa a fare il gatto con un signor maldipancia.
Condisce il tutto: "se senti di dover tirare fuori aria non ti fare problemi. E' proprio a questo che serve". ECCOLO LI'. Allora avevo ragione. col cazzo che si riassorbe anche se rompi il bolo in mille particelle. Quindi alla fine devi fare la SIGNORINA F. La signorina Flatulenza.
e te pareva. certo, ora che sto così a mio agio sul lettino con questa che mi tocca la pancia mentre faccio micio miao con una voglia di scureggiare che neanche vi dico mi metto pure a impestare la stanza.
Mento spudoratamente. "sto già molto molto meglio". Lei mi guarda col sorriso. Forse lo sa meglio di me che se la Signorina F non esce la Maledetta non se ne va.
Insomma con 150 Euri ho imparato a cacciarla e devo dire che il metodo funziona. Certo, suggerisco comunque che nelle fasi croniche si viva una vita da single, perchè è ovvio che il vostro compagno/amico/amante/marito/trombeur/femminiello/uomousaegetta il più delle volte farà finta di non capire mentre vi schiaccerete la pancia con il pugno chiuso soffrendo un pò. Ma non credo riesca a superare la fase del gatto scureggione.
Ora mi chiudo in bagno e sconfiggo la maledetta. con la radio accesa.
Buona befana.

martedì 4 gennaio 2011

tiro le somme.

adesso che siamo ufficialmente entrati nel nuovo anno ho deciso di tirare le somme del passato. mi sembra doveroso.
dunque, partendo dalle figuracce potevo risparmiarmi:
1. la puzzetta ieri sera mentre guardavo la tv convinta che non ci fosse nessuno nei dintorni, per poi ritrovarmi dopo un secondo netto davanti al padrone di casa che mi ha salutato con un certo ghignetto.
2. l'aver risposto via sms ad una persona fondamentalmente idiota per poi ritrovare il cell nelle mani della persona sbagliata che mi ha colta in flagrante (vai a vedere che alla fine mi comporto come le persone idiote)
3. l'aver scolato troppo vino rosso e ritrovarmi il giorno dopo con immensi vuoti di memoria eccetto sprazzi di risate convulse spero non a discapito di qualcuno.
4. andando più indietro: l'essermi pisciata sotto ben 3 volte davanti ad altri, una volta nel corridoio di un albergo perchè simulavo di rubarmi quadri, una volta per colpa della mia amica nel salotto dei suoi nonni e una volta sulla tazza con la copertura chiusa, nel negozio di mia madre.
5. la gonna nelle mutande e la passeggiata a culo scoperto per il centro di roma
6. il ricambiare sorrisi assidui ed affettuosi della mia vicina di tavolo per poi scoprire che il suo era un tic
7. l'uscita con il più figo del mondo e poi tornata a casa scoprire che durante la cena a lume di candela lo spinacio assassino si è piazzato tra due denti e io ho sorriso tutta la sera...
8. dire a mia cugina "noooo! di nuovo incinta!!!!" il giorno stesso in cui aveva finito la dieta.
ecco ora mi chiamano per il pranzo. la vita è un'alternanza tra cibo e parole.

sabato 1 gennaio 2011

Capodanno tutto l'anno....

Ci siamo.
Quasi quasi di sottecchi siamo arrivati al nuovo anno. Tutto fiammante, ricco di cose nuove ancora da scoprire. E speriamo che siano grasse almeno quanto me oggi, dopo il cenone. Abbiamo iniziato con uno spritz verso le 4 di pomeriggio del 31, accompagnato da salumi e formaggi e poi vino rosso tanto per gradire.
Poi le lenticchie e il cotechino, che non possono mancare, un maialino intero da soli 16 chili, l'insalata di finocchi con le arance, la sacher, il panettone e il torrone. La frutta secca. E prima del cenone pate' di foi gras (non lo so. Non lo so davvero come si scrive, sarete comprensivi, spero), crostini di fegatelli toscani, salame, affettati e ovviamente salmone affumicato. Si e' anche bevuto, ovvio. Prima spumantino, poi vino bianco, poi vino rosso, a chiudere il riesling e poi champagne. Poi mentre si giocava al mercante in carenza sono ritornata a rifare il giro...vino bianco, poi rosso e poi un ultimo calice di champagne.
Camminavo come una con la labirintite. Mi sono fatta tante di quelle risate che forse il famoso goccetto di Plin Plin me lo sono pure perso. Il fidanzato sembrava davvero il re sole. Tronfio e sbronzo, con la panza in bella vista e paciosissimo. Un Belvedere. Io sembravo la cugina gonfia di Cleopatra, con un sorriso durbans stampato in viso e il mio capello nuovo con la mega frangia DOC. Poi tutto il balletto degli sms "auguri anche a te, che bello, che anno nuovo cazzo famolo diventa' il migliore..." etc.
E stamattina la cosa più bella.
Una messa con un frate ottantenne nella cappellani di famiglia (ovvio, non mia, abbiamo tante qualita' ma la cappella no). Parole pacate e serene, niente predicozzi pesanti.
E ora? Ora ho deciso di centrarmi un Po di più quindi faccio un lavoro di pseudo meditazione ma mentre mi mangio le uova al tegamino con pane e salsiccia. In attesa che il pranzo sia pronto.
Adoro i leggings proprio per questo. Sono elastici.
Buon anno a tutti, cari miei.